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Il mio ultimo provocatorio articolo d’economia di Marco Palombi

LA PUTTANA DEL MONDO

di Marco Palombi La puttana del mondo - Una triste meravigliosa poesia C’è qualcosa di scellerato nelle scelte effettuate dagli italici governi in materia economica: la decisione di puntare sul turismo. "Il 2023 è stato un anno ottimo per il turismo italiano, che ha superato le cifre pre-Covid. I dati certificati da OpenEconomics, ci dicono che il settore genera 255 miliardi di euro pari al 13% nostro Pil, con un effetto moltiplicatore del 2,5 % e sono stati creati 3 milioni di posti di lavoro tra diretti e indiretti"[i] “L’hospitality & travel industry al pari di qualsiasi grande industria italiana capace di garantire almeno altrettanto Pil, cioè circa il 13% tra diretto e indotto (255 miliardi di euro), con 2,7 milioni di occupati.”[ii] Di questo volume d’affari, il 56.4% era generato dal turismo interno, ma questa percentuale è aumentata nel dopo Covid di una quantità non precisata. Durante il periodo Covid, il mercato è crollato, e fino al 2022 non si è ripreso, per superare i livelli del 2019 solo nel 2023[iii]. Nel periodo 2020 – 2022, abbiamo assistito alla crisi di molte aziende storiche del settore turismo: grandi alberghi di proprietà di famiglie da generazioni sono o stanno passando di mano. Questo perché da una parte il volume d’affari era drasticamente calato[iv], e dall’altra perché le banche, in ossequio alle norme di Basilea, si sono irrigidite e non hanno concesso prestiti di liquidità – ponte. Quando il sistema turismo ha ripreso a girare, ormai era tardi, e i tassi erano aumentati a causa della politica monetaria della BCE per il contenimento dell’inflazione, considerato una priorità. Vi sono state e vi sono molte proprietà sul mercato[v], quindi, a prezzi contenuti. La previsione di un rimbalzo del settore[vi], ed il basso prezzo dell’investimento, hanno attratto gli squali della finanza e le catene internazionali da essi sostenute, come uno sgombro ferito e sanguinante in balia dei marosi[vii]. Questo vuol dire che gli utili provenienti dal turismo domestico andranno ad alimentare sempre di più le casse estere, a tendere. Ma vi è una considerazione ancora più drammatica: investire in turismo è una mossa tipica di un Paese senza prospettive. La nazione che investe pesantemente in turismo, sottrae risorse alle altre industrie, attratta dal facile guadagno. E così facendo compromette la propria capacità di competere. (dati estrapolati dal rapporto del Ministero dello Sviluppo Economico sulle figure professionali richieste nel futuro, 2022) Mentre il turismo si basa sull'ospitalità e il servizio, i settori manifatturieri e tecnologici richiedono competenze tecniche avanzate. Scegliendo il primo a scapito del secondo, i paesi sacrificano la possibilità di sviluppare una forza lavoro qualificata in grado di innovare e crescere dal punto di vista tecnologico. Investire pesantemente nel turismo potrebbe creare una piccola crescita a breve termine, ma è una vittoria vuota. Lo sviluppo, ossia quando la crescita si auto alimenta, è compromesso dall’esportazione degli utili del settore, e il progresso che si raggiunge attraverso l'innovazione, l'avanzamento tecnologico e la coltivazione del capitale intellettuale, è negato. I paesi che scommettono sul turismo a scapito delle industrie tecniche e di produzione stanno preparando il terreno per il fallimento nella corsa globale alla supremazia economica. L’Italia è indubbiamente una nazione benedetta da un patrimonio culturale senza pari e un fascino ambientale innegabile. Ma se smette di coltivare una forza lavoro altamente qualificata e tecnologicamente avanzata, il Bel Paese perde la possibilità di avere un vantaggio competitivo nei confronti dei propri diretti competitor, la Germania e la Francia. Non si esporta il turismo. Si dipende dal turismo. Si dipende da chi decide di venire – o non venire - a visitare il Paese. Si diventa una “prostituta”, che vende la propria bellezza a persone animate da spirito predatorio alla ricerca di un effimero piacere, perché non null'altro ha da offrire agli altri Paesi se non la propria avvenenza. Li corteggia e seduce, e si fa possedere per denaro. Priva di alternative, dato che non coltiva le competenze necessarie per averne, rimane in balia completa di chi, invece, esporta la propria industria. Siamo destinati quindi a diventare …… La puttana del mondo Nel focolare ascoso della locanda di passaggio, tra ombre danzanti e faci incerte, Il segreto incontro di spirti erranti scopre il tuo rito antico, o Italia. La foresta dorme e sogna distanti sogni, E qui, fra mura vecchie, s'arresta il tempo, la realtà trasfigura e si svela – per un attimo solo. Di Italia gli occhi - o stelle? - tessono incantesimi tra fugaci destini. La tua mano, o Italia, seta giovane e leggera, disegnerà sul mio corpo disattento sortilegi d’alabastro e di rosa. E il tuo gesto d’arte viva e sapiente, nel rorido recesso del tuo desiderio, rinnoverà la mia anima tutta. In questa locanda, dove il piacere si paga con monete d'oro e sospiri, il solitario naufrago fra mondi incompiuti, fra i tuoi seni caldi, nel tuo abbraccio soave, o Italia, trova il porto generoso dell’immenso attimo mortale. Timida alba d’in su gli antichi vetri, tu non porterai con te i misteri compiuti nella notte. E tu, Italia, con le tue monete dormi. Dormi su questo letto sfatto, questa camera in disordine, su questa strada e sul mio viaggio infinito. Adagiata ancora sulla mia pelle, come un’aura d’incantati ricordi, troverai sol nel prossimo me che da te verrà, e tu accoglierai, o Italia, il tuo essere eterno?   [i] Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, da Madrid, dove ha inaugurato il 24 u.s. il padiglione italiano al parco fieristico Ifema per Fitur, la principale fiera internazionale del turismo. [ii] Il Sussidiario.net: I numeri, i trend, le previsioni e la “squadra” individuati dal Governo - 26.11.2023 - Alberto Beggiolini “Ieri si è concluso il Forum internazionale del Turismo tenutosi a Baveno, cui hanno partecipato diversi ministri del Governo e la stessa Premier Meloni” “Dignità e attenzione, quindi, da parte del Governo e di chi amministra (si sa che a livello centrale il turismo può godere solo di coordinamento e promozione, mentre tutto il resto è affidato alle Regioni), ma anche dagli stessi operatori, tutti stakeholder chiamati stavolta in una stessa squadra. Con obiettivi condivisi: dare centralità strategica ed economica al comparto, portarlo a essere il primo contributore della ricchezza nazionale; affrancarlo da una visione marginale; dotarlo di una visione da protagonista mondiale capace di cogliere, e vincere, le sfide del presente per garantirne un futuro solido; accrescerne l’attrattività, la competitività e la resilienza; cambiare l’approccio con i portatori d’interesse (ascolto, condivisione e dialogo con gli operatori di settore nel processo decisionale, in una dinamica pluridirezionale, orizzontale e inclusiva); puntare alla fruibilità totale del territorio, valorizzare il patrimonio e andare oltre la stagionalità; favorire l’innovazione con investimenti strategici per competere con le altre destinazioni turistiche mondiali.” [iii] “Il 2020 ha registrato un calo di oltre 63 miliardi di euro per il consumo turistico interno. Le limitazioni per contenere la pandemia e la paura di un possibile contagio hanno frenato i flussi turistici: le presenze si sono ridotte del 52,3%, con un blocco quasi totale tra aprile e maggio e una leggera ripresa per i mesi estivi. Per quanto riguarda l'anno successivo, nel report Istat “Movimento turistico in Italia, gennaio-settembre 2021” notiamo un ritorno delle presenze turistiche, in particolare nel periodo estivo (luglio-settembre), con un giro di affari pari a 177 milioni, circa 29 milioni in meno rispetto al 2019. Siamo quindi ancora lontani dai numeri antecedenti l'emergenza sanitaria. Passando invece al 2022, i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila, in aumento del 31,6% sull'anno precedente, ma ancora sotto i valori pre-pandemia (-23%). Questi i dati dell'ultimo report Istat sul turismo. Secondo la ricerca, le vacanze di quattro o più notti tornano invece ai livelli del 2019, mentre quelle brevi (da una a tre notti) rimangono ancora ben lontane dalla situazione precedente al Covid. L'anno riesce a chiudere in bellezza: secondo un'indagine realizzata da ACS Marketing Solutions per Federalberghi sono stati oltre 17 milioni gli italiani in viaggio per le festività di fine anno: 12 milioni a Natale e 5 milioni e 400mila per Capodanno, per un giro d'affari superiore a 13 miliardi di euro. Nel 2023 prosegue il trend positivo del turismo che torna ad essere un settore trainante per l'economia italiana. Tanti i vacanzieri in partenza per le feste di Pasqua e del 25 aprile, ma anche per il ponte del primo maggio sono stati tanti gli italiani in viaggio per un weekend lungo. In crescita rispetto all'anno precedente anche i dati estivi con circa 28 milioni gli italiani propensi a partire per almeno una vacanza tra giugno e settembre, per un totale di 60 milioni di partenze.” https://www.confcommercio.it/-/turismo-in-italia [iv] The tourism industry in Italy suffered a considerable decline due to the pandemic. In 2020, the country recorded 70 million fewer visitors compared to the previous year, and there was a reduction in nights reserved by tourists of about 224 million. This decline amounted to an overall financial loss of approximately 95 billion euros. The number of international visitors decreased by 71%, while domestic tourism saw a 46% reduction (fonte: ISTAT)   [v] Come alcuni dei miei lettori sanno, lavoro all’interno di un Gruppo finanziario – industriale particolarmente articolato, che ha anche una divisione Real Estate. Molte delle proprietà di cui parliamo sono passate anche dalle nostre scrivanie o da quelle di nostri partner. [vi] (a prezzi correnti): +30,8% nel secondo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019; +22,4% rispetto al 2022. Una crescita solo in parte dovuta all’aumento dei prezzi: indice Nic servizi di alloggio +12,2% annuo a ottobre 2023. È tornato l’ottimismo tra le imprese del settore dell’ospitalità: secondo il Barometro di Booking, il 41% degli albergatori prevede che il 2023 sarà l’anno con il fatturato più alto di sempre. L’utilizzazione dei letti negli esercizi alberghieri ormai è ai livelli pre-pandemia: 48,3% nel 2022 rispetto a 49% nel 2019. Il numero degli esercizi alberghieri nel 2022 è in consolidamento (32.425 unità); forte upgrading: più alberghi a 5 stelle e di lusso (+57,3% nell’ultimo decennio) e 4 stelle (+18,2%) in risposta al trend globale di maggiore domanda del turismo di lusso. Fonte: Centro Studi Confindustria, Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. [vii] la formula dell'IRR (Internal Rate of Return) spiega il concetto: Dove: - IRR rappresenta il tasso di rendimento interno. - CFt sono i flussi di cassa netti generati dal progetto o dall'investimento all'anno t. - C0 è il costo iniziale dell'investimento. - n è il numero di periodi di tempo considerati. L'IRR è il tasso di interesse a cui il valore attuale netto (VAN) dei flussi di cassa generati da un investimento è uguale al costo iniziale dell'investimento. In altre parole, l'IRR rappresenta il tasso di rendimento al quale un investimento è equilibrato, ossia il tasso che renderebbe il valore attuale di tutti i flussi di cassa pari a zero. Ora, per quanto riguarda la seconda parte della tua domanda, abbassando il valore dell'investimento e accelerando la ripresa del fatturato, l'IRR migliora per diverse ragioni: 1. Riduzione del costo iniziale (C0): Se riduci il costo iniziale dell'investimento, il denominatore nella formula IRR diventa più piccolo. Questo fa sì che il tasso di rendimento interno aumenti, poiché il rendimento atteso rispetto al costo iniziale è ora maggiore. 2. Aumento dei flussi di cassa anticipati: Accelerando la ripresa del fatturato, i flussi di cassa positivi iniziano a entrare più velocemente nel progetto. Questo significa che i numeratori nella formula IRR aumentano più rapidamente, contribuendo a un aumento dell'IRR. In altre parole, gli investitori vedono un ritorno più veloce sul loro investimento. 3. Maggiore attrattiva per gli investitori: Un IRR più alto rende l'investimento più attraente per gli investitori, poiché indica un potenziale rendimento più elevato. Questo può attirare un numero maggiore di investitori o partner potenziali per il progetto. In sintesi, riducendo il costo iniziale dell'investimento e accelerando la generazione di flussi di cassa positivi, si migliora l'IRR perché si ottiene un ritorno più elevato rispetto al costo iniziale e si rende l'investimento più allettante per coloro che valutano l'opportunità.
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